X Concorso Letterario "Città di Grottammare" SEZIONE “A” (2° Classif.) di MILVIA DI MICHELE (Spoltore - PE)


NOI, CHE…

Noi, che viviamo dentro un corpo lento, che cela luce nata dai pensieri ed il mistero in cerca, con affanno, sempre inseguiamo senza alcuna posa, dalla radice nati e verso il cielo gli occhi rivolti, a piangere la terra da sciocchi allocchi senza l'ali vere…
Noi, che restiamo certe sere intere a rinverdire un sogno, che si serra in cuore e in mente, stretto dentro un velo, ad aspettare nasca un dì la rosa, nasca quel fiore, anno dopo anno, (perduto e nuovo per noi passeggeri) dove il mistero muta ogni momento…
Noi, che cerchiamo ovunque sia il fermento: il come e il quando, fragili, ma veri, forse una luce, ( spenga ogni malanno) forse una luce, un pegno, qualche cosa che stia vicino come fiore a stelo, che stia lontano perché ci sotterra, fonte, ma foce, amica del tormento…
Noi, che non siamo e siamo firmamento, noi, che vogliamo pace nella guerra, ( oh pace... pace! Quanto a te anelo! Appesa a un filo vivi e poca cosa, poche speranze hai, ma cresceranno...) noi siamo l'oggi e l'oggi è come ieri. Noi, che chiediamo amore, in un lamento.

MILVIA DI MICHELE è nata a villa s. Maria di Spoltore (Pe) dove tuttora risiede. Scrive da quasi quarant'anni: la sua prima silloge in versi liberi “Quadri” (1980-2000) fu ritenuta meritevole di un secondo premio al concorso nazionale “Arte Ambiente” di Pescara. Ha scritto anche filastrocche e una lunga favola in endecasillabi dal titolo “Cercando uno spicchio di mare”, alcuni racconti di fantascienza: “La storia di A e Z” e “Le tessitrici”, qualche breve pezzo teatrale, una raccolta di racconti brevi con tema “ la casa”.

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