Panta Rei Sezione “A” Poesia inedita in lingua italiana di Alan Proietti (Finalista) Della V Edizione

 



La selva me lo disse con il musco

e con le foglie, quello che tacevano

i vecchi sulle soglie a me bambino.

E il Tempo cominciò a narrarmi allora virili fiabe e tristi, dove il seme

di tutti i Cristi marcirà coi frutti!

Ma è vano e vile sempre e a nostro danno,

l’umano ricusar del vero sotto

all’alto, nero pozzo dell’eterno.

Salendo in quei leggeri giorni a monte

della chiusa, l’incanto prese a forza

me soltanto del gaio ribollire

e degli spruzzi di cascata: nulla

badai a quel lento, dolce, inesorabile

fluir dell’acqua a valle; e il vento spense

in me un precoce lume di ragione:

misericordioso si portò

l’eterno, lamentoso canto; mentre

nei petti di Fenice già bruciava,

il segreto che il fiume mormorava.


Alan Proietti (Biografia), nato a Foligno nel 1972, vive e lavora a Nocera Umbra, dove gestisce locali strutture sportive. Non ha mai pubblicato, pur ricevendo formale proposta in tal senso, e pur avendo al suo attivo tre raccolte di poesie, una di racconti e due saggi di argomento umanistico. Autore di grande preparazione  stilistica e metrica – in questo concorso ha presentato, oltre alla presente in endecasillabi sciolti, un sonetto e un’ode barbara in novenari dattilici e ottonari trocaici – rappresenta sicuramente una delle voci più interessanti dell’attuale panorama letterario italiano.

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