Come Può Nascere Una Poesia Di Roberto Ciavarro (Giurato)





Vivere nella società di oggi è più semplice e al tempo stesso più complicato rispetto ai nostri antenati.
Facciamo senza dubbio più cose durante la giornata. La tecnologia ha fatto grandi passi avanti. Abbiamo sempre meno tempo a disposizione per soddisfare i nostri molteplici bisogni. Ci si stanca in maniera diversa: prima il lavoro era più duro, in una società maggiormente a carattere agricolo, c’era più manualità. La natura insegnava e l’uomo amava la natura, era contento di amarla.
Come poeta dialettale, in un mio sonetto dal titolo “Come pò nasce ’na poesia” traccio questo argomento iniziando con il dire che : 

“L’Omo che era vissuto all’aria pura 
era più soddisfatto, più contento – concludendo che-…
l’Omo che voleva ’n’artra vita 
ha spezzato per sempre quell’incanto…”.

Un incanto, direi, dono della Creazione spezzato dall’uomo.
Mentre scrivo rifletto per un attimo su questo particolare l’uomo di oggi riesce ad esprimere i propri sentimenti, le proprie emozioni? Trova spazio per la poesia?
Io credo che può riuscire a trovarlo questo spazio, con un po’ più di fatica ma può farcela perché la poesia nasce dal cuore. Apro una piccola parentesi -In questi momenti in Italia e nel resto del mondo una grande pandemia denominata “Coronavirus” ci costringe a fermarci, limitando la vita della nostra giornata. Un virus micidiale. Ci trova disorientati e ci induce da subito a nuovi stili di vita. Nasce più solidarietà. Stando più lontano dagli altri per ragioni di contagio, cominciamo ad amarli in maniera diversa. Nasce più…poesia.
Faccio questa riflessione perché appassionato di poesia e perché secondo la mia opinione con la poesia si può far capire più semplicemente il senso della nostra vita. I grandi discorsi forse non riescono a farlo. La poesia potrebbe salvarci e fornire uno spunto per risolvere alcuni dei nostri piccoli problemi che si presentano nella vita di tutti i giorni e che molto spesso nascono da incomprensioni.
Penso ad un artista dello scorso secolo-attore, drammaturgo , poeta, compositore, cantante –Antonio De Curtis, in arte “Totò”,vissuto fino al 1967 , un simbolo della comicità che ha lasciato un suo contributo anche come poeta.
In una sua poesia dal titolo “Core analfabeta” Totò verseggia così: 

“Stu core analfabeta 
tu ll’hè  purtato a scola
e s’è mparato a scrivere,
e s’è mparato a lleggere
sultanto ‘na parola:
“Ammore” e niente cchiù.

In questi versi c’è il significato basilare della poesia: amore e cuore- che ricorda l’essenza del “Dolce stil novo”, una corrente letteraria che aveva influenzato la poesia italiana fino a Francesco Petrarca, considerato il precursore dell’ “Umanesimo”. Ho accennato a questi stili poetici soltanto per una cronologia storica. Riporto per dovere di cronaca il titolo di una poesia che con Guido Guinizelli, nel tredicesimo secolo, segnò l’inizio del “Dolce stil novo”: “Al cor gentil rempaira sempreamore”-tradotto- “L’amore ritorna sempre in un cuore gentile”.
Ritornando in un'epoca contemporanea, rimanendo in un ambito poetico, colgo l’occasione per parlare di Carlo Alberto Salustri conosciuto con lo pseudonimo di “Trilussa”, poeta romano vissuto fino al 1950 che è riuscito a mettere in versi favole antiche con morale moderna.
Nella poesia “La tartaruga” narra di questo animale raccontando che andando a spasso di notte cadde con la casa voltata sottosopra: 

“…cascò giù 
co la casa vortata sottoinsù. 
Un rospo je strillò:
“Scema che sei,
queste so scappatelle
che costeno la pelle-
-lo so rispose lei.
ma prima de morì
vedo le stelle!”.

La tartaruga dà espressione a questi versi dicendo : “prima di morire vedo le stelle”: anche qui c’è il rapporto con il cuore e l’amore per la vita. 
Tutto questo per spiegare che la poesia, vista in un contesto generale, riesce a descrivere momenti di vita: è questa la forza di un arte che oggi andrebbe più sviluppata perché la vita odierna offre molteplici argomentazioni.
Concludo questo mia breve viaggio fermandomi in Abruzzo dove scopro che un poeta Gabriele D’Annunzio scrisse nel dialetto abruzzese ma anche in altri dialetti come il milanese, il romanesco e il napoletano. In questa mia sosta apprezzo dei versi che riescono a far capire l’intensità di una poesia. Il componimento è intitolato “A Galdine Sabbatine”. Il poeta da sfogo all’estro scrivendo a Galdino Sabatini che insieme al fratello Remigio erano titolari di un salone di barbiere sito in Corso Manthonè a Pescara, quasi di fronte alla sua casa. I due barbieri omaggiarono il poeta con una bottiglietta a forma di cuore contenente un profumo ricavato da acqua, alcool ed essenze particolari. Per sdebitarsi, il poeta dona questo sonetto a Galdino Sabatini parlandogli delle acque del fiume Pescara, fiume più lungo dell’Abruzzo che sfocia nell’Adriatico:

“A Galdine Sabbatine”
L’acque de la Pesccare è pprufumate
da quanno mamma mè ce s’ha specchiate;
e pe cquesse la mitte a scta bbuttije
fatta come lu core de lu fije”.
Mo lu Rumite che te po’ mannà?
Solo l’addore de la Sandetà.
Ma pe st’addore nen ge sta cretalle:
le vende chiare te le porta abballe.

Anche qui ritorna il cuore del poeta legato alla famiglia, alle proprie origini, nella distesa di  tranquille del fiume Pescara. In merito al profumo ricevuto il poeta lo definisce come profumo della Santità, un profumo portato dal vento.
Ho voluto soltanto dire che la poesia può essere racchiusa in un pensiero, nel pensiero di ognuno di noi e dà il suo messaggio prendendo sviluppo dal cuore riuscendo ad emozionare. Ecco come può nascere una poesia.


Roberto Ciavarro   Biografia

Nato e vive a Roma. Si interessa alla cultura e alla divulgazione della Romanita' nelle sue forme, poesia, musica, arte. Scrive in romanesco. Entra nell' ambiente romano in giovane eta' frequentando laboratori poetici, circoli letterari. Conosce in occasione dell' organizzazione di un evento collegato con La Festa de Noantri, poeti che avevano avuto contatti con il poeta Trilussa, tra i quali Lidia Valentini, pronipote del Belli, cosi' entra come dice in un suo sonetto nel " monno romanesco".
Premiato in diversi concorsi letterari. La sua poesia prende spunto, nasce e si confronta con la realtà quotidiana. E’ presente su periodici del settore. Consigliere del Centro Romanesco Trilussa, un centro promotore della nostra storia e cultura poetica dialettale.
Alcuni suoi sonetti sono stati recitati in trasmissioni televisive e web collegati ad eventi territoriali. Ha pubblicato nel 2019 la sua prima raccolta poetica intitolata "Scrivo nell'aria che vivo". 
                                                                                                

Comments