Mi levo piano offrendo al nuovo albore
le illusioni dal gelo svigorite
che s’incunea dentro le ferite
dei sogni che dimorano nel cuore.
Nel chiarore che pigro annuncia il giorno
dell’ora tarda un dubbio ora m’assale.
Varcato il limitar del davanzale
sopiti ancora gli occhi volgo attorno.
Rivestita d’un candido velluto
che fascia e smussa asperità e rovi
un’altra rupe dai sigilli nuovi
par che spunti dal soffice tessuto.
Indugio sui batuffoli leggeri
in capricciosa danza volteggianti.
Svaniscono del tutto i sogni infranti
scalzati da mutevoli pensieri.
Uno sol mi conforta e mi dà vanto:
sparirà il freddo al sole dei palmizi
se questa neve sugli umani vizi
distendere vorrà pietoso un manto.
Livio Di Patre: è un ex insegnante di Matematica. Dopo aver pubblicato anni fa due romanzi, Il Triangolo Isoscele e La Vendetta Del Tempo, si è dedicato alla poesia, in lingua e in vernacolo teramano, alternando le composizioni con vari racconti. Ha riscosso, e riscuote tuttora, diversi premi e riconoscimenti nei concorsi letterari del territorio nazionale.
Comments
Post a Comment