Fuochi Di Capodanno, (Segnalata) di Antonio Capriotti Sezione “A” Poesia Inedita In Lingua Italiana - I Edizione

 


Eraclito Pensatore Oscuro - Filosofo Greco Antico ( 535 a.C. –  475 a.C.)


Ritorna acceso, irrompe ogni anno deflagrando

sulla Terra il Capodanno, capo di giorni, d’ore incerte

che verranno: incipit di luci e d’ombre

che alternate affluiranno sulle strade e agli usci

del pianeta, dove il tempo gioca indifferente

a sfarsi in refoli fuggenti ai varchi spalancati

al divenire – tu parli e già il presente è attimo

che sfuma, e mai Eraclito si bagna nella stessa acqua

del suo fiume. Tutto scorre, muta, ma sempre

col suo carico di fato il Capodanno: è tornato anche quest’anno

come sempre festeggiato di fragori, scosso

e fiammeggiato, intronato di brindisi e bengala

nell’arco fra l’estrema notte vecchia e il primo germinare

d’alba ai meridiani. Corollari di fuochi strepitanti

sopra i tetti: auspici di splendori. Oh ne restano fiammelle

ovunque per l’annata che comincia: per la giostra

delle notti orbitanti ignorate – ordinarie notti silenziose

in attesa d’un chiarore sia pur scialbo lungo i muri; ansiose

sopra mari senza sponde o sorde, letargiche notti accasciate

su chiusi battenti di case. Dei mille e mille fuochi

sciamanti questa notte a vortici di nulla

rimanga sospesa nel cuore di ogni notte una candela

col suo alone giallo – scontornato e tremebondo

segnacolo di pace o di speranza – su ogni soglia.


Antonio Capriotti, nato a Ripatransone, risiende a San Benedetto del Tronto. Professore di Lettere in pensione, autore di varie sillogi di versi, ha conseguito recentemente innumerevoli vittorie in concorsi letterari (“Rassegna Letteraria Sanbenedettese”, Comune di Rivanazzano-PV, “Città di Porto Recanati”, “Città di Ancona”, “Riviera Adriatica”, “Città di Monza”, ecc. 



Comments