“Gli Occhi Di Un Addio” (Premio Speciale “Pelasgo 968” alla memoria di Felice Piemontese un giovane meritevole) Di: Domenico Cassese I Edizione

 



Presagio di tempesta s’ode tra gli umori del cielo

che oggi da ovest abbaglia, da est spaura

e tuona come il tonfo di un’onda su uno scoglio.

Un azzurro e poi quel grigio che sconfina nel nero

persino gli alberi piangono sul lido.

La palma esile perde una, due, tre foglie

si piega come l’arco forgiato del guerriero

abbracciato all’ultima vitale speranza.

Mi vedo in bilico su quella corda tesa

come una goccia di sangue esitante…

La pioggia intensa riposa con forza su questo foglio bianco

in queste righe, tra questo pianto disperato.

L’ultima lettera per te, amore, è sudicia di orrori.

Le urla della guerra arrivano fin alle mie mani

trasportate dal vento e tremano, forte, tremano.

Mi sento l’ultimo arrivato di questa missione

l’ultimo uomo e il primo ad essere chiamato alla morte.


Il cielo tuona ancora ma è sparito l’azzurro

mentre un flash mi ricorda il vestito della nostra bambina

quello a fiori rossi e gialli…

Ancora un tuono

la memoria si infrange al di là delle nubi

è il presente che uccide le emozioni

quello che muore nell’ultimo sospiro della tempesta.


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