"Il Filo Della Brezza" Di: Giovanni Caso (1°Classificato) Sezione Poesia Inedita In Lingua Italiana - VI Edizione

 



Prima che d‟improvviso mi sorprenda 

la luce della sera, accenderò 

il lume, che accompagni il mio cammino 

fino all‟ombra del sonno. Qualche voce 

mi resta del mattino, qualche segno 

del mio vagare. Alle pareti sempre 

le stesse stampe, sparsi sulle sedie 

libri di versi, pagine di vita. 

S‟aggrappa alla finestra ancora un raggio 

di sole. 

Sono ormai tutti spariti 

gli spettri dell‟infanzia, quest‟età 

ha fiumi inesauribili di attese, 

mi colmano lo spirito, non so 

se poi s‟avvereranno. Alcuni giorni 

anche il silenzio è flauto che non suona, 

lo specchio non riflette alcuna immagine. 

Negli occhi ali di sogni e quei bagliori 

di stagioni vissute con le arselle 

e la risacca, a riva. 

Oggi consumo 

le pagine che sfoglio più di quanto 

consumo questo corpo arreso al vento. 

L‟impronta del mio passo segna il vuoto. 

Eppure è qui, nel mio respiro, il senso 

d‟eternità, e non ne sento il grido, 

ancora non l‟avverto. Resto immoto 

nella pioggia di luce che sorprende 

la sera. E scavo il tempo. Ed è prodigio 

il filo della brezza sopra il viso.


E' nato a Roccapiemonte (SA) nel 1943 e vive a Siano (SA). Laureato in Giurisprudenza, ha svolto la professione di Ufficiale dell‟Esercito ed è stato insignito dell‟onorificenza di Cavaliere dell‟Ordine al Merito della Repubblica Italiana. È vincitore di primo premio in numerosi concorsi nazionali; dal 1979 al 2013 ha pubblicato diverse raccolte (l‟ultima è Trilogia di possibili eventi). È accademico di varie Associazioni culturali, nel 2010 l‟Associazione Amici Insieme di Siano gli ha conferito la targa alla carriera ed è stato insignito della “Laurea Apollinari” a cura della fondazione del Premio “Milano Streghetta”. 

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