Fuochi Di Capodanno, (Segnalata) di Antonio Capriotti Sezione “A” Poesia Inedita In Lingua Italiana - I Edizione
Ritorna acceso, irrompe ogni anno deflagrando
sulla Terra il Capodanno, capo di giorni, d’ore incerte
che verranno: incipit di luci e d’ombre
che alternate affluiranno sulle strade e agli usci
del pianeta, dove il tempo gioca indifferente
a sfarsi in refoli fuggenti ai varchi spalancati
al divenire – tu parli e già il presente è attimo
che sfuma, e mai Eraclito si bagna nella stessa acqua
del suo fiume. Tutto scorre, muta, ma sempre
col suo carico di fato il Capodanno: è tornato anche quest’anno
come sempre festeggiato di fragori, scosso
e fiammeggiato, intronato di brindisi e bengala
nell’arco fra l’estrema notte vecchia e il primo germinare
d’alba ai meridiani. Corollari di fuochi strepitanti
sopra i tetti: auspici di splendori. Oh ne restano fiammelle
ovunque per l’annata che comincia: per la giostra
delle notti orbitanti ignorate – ordinarie notti silenziose
in attesa d’un chiarore sia pur scialbo lungo i muri; ansiose
sopra mari senza sponde o sorde, letargiche notti accasciate
su chiusi battenti di case. Dei mille e mille fuochi
sciamanti questa notte a vortici di nulla
rimanga sospesa nel cuore di ogni notte una candela
col suo alone giallo – scontornato e tremebondo
segnacolo di pace o di speranza – su ogni soglia.
Antonio Capriotti, nato a Ripatransone, risiende a San Benedetto del Tronto. Professore di Lettere in pensione, autore di varie sillogi di versi, ha conseguito recentemente innumerevoli vittorie in concorsi letterari (“Rassegna Letteraria Sanbenedettese”, Comune di Rivanazzano-PV, “Città di Porto Recanati”, “Città di Ancona”, “Riviera Adriatica”, “Città di Monza”, ecc.
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