Piove la luce dai rami
sul fragile nido
di coperte e cartone,
non basta l‟azzurro del telo:
porta il freddo da fuori
quell‟inganno di cielo.
Intorno soltanto silenzio
e l‟ostinata compassione dell‟erba
che avvolge il riparo
consegnato ogni giorno
alla periferia degli sguardi
ed al vento.
Olga dorme.
Il figlio nel grembo
riposa: è un boccio di rosa
ma ha il silenzio negli occhi
e il respiro è una nube leggera,
un velo di sposa nel gelo.
Olga dorme,
l‟Ucraina è lontana,
lontane le voci, trasparente il dolore,
il respiro si perde,
nel buio finisce l‟attesa:
china il capo la rosa,
nel grembo appassisce
non nato lo stelo.
Per i mercatini di sconfitte
e i venditori di rose senza odore,
sarà festa domani.
Porteranno all‟occhiello quel fiore
ostentando un dolore di poche
recitate parole
racchiuse nel titolo
con foto in quarta pagina
di storia senza nome
e senza memoria, né colore,
né patria, né terra,
ne giustizia,
ne croce: senza più voce.
Soltanto
l‟ostinato lavoro dell‟erba
continua ad avvolgere il nido
abitato dal vento.
Olga dorme: intorno
soltanto silenzio.
(Olga Kogut, 31 anni, ucraina, incinta di sette mesi, morta di stenti e di indifferenza in un bosco alla periferia di Carrara il 29 Febbraio 2012)
Egizia Malatesta vive, risiede e lavora a Massa da moltissimi anni. È insegnante presso la Scuola dell‟Infanzia e, dopo aver coltivato la pittura, si dedica attualmente alla poesia. Scrive da tempo ottenendo importanti consensi di critica nel panorama letterario nazionale ed internazionale. Si è classificata prima in numerosi concorsi, le sue poesie sono state presentate in numerose rassegne e pubblicate in sillogi ed antologie. Nel 2012 ha pubblicato la sua seconda raccolta di liriche dal titolo Il gioco delle nuvole (ETS editrice). Si dedica inoltre alla composizione di poesie, canzoni, opere teatrali, favole e racconti per bambini. È membro di giuria in alcuni premi letterari di prestigio.
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