CONCORSO LETTERARIO “CITTÀ DI GROTTAMMARE” 5ª EDIZIONE – 2014
Poesia Inedita In Lingua Italiana
di GIORGIA SPURIO (Caselle di Maltignano – AP)
Massa che non è sabbia, non è vento,
non è nemmeno del cielo la voce.
-Perché il cielo si è scordato di noi-.
Urla? No, nessuno ha del coraggio la voglia di gridare,
eppure, gli altri, si agitano come tempere
su di un quadro di un dipinto che il pittore
reincarna l’imperfezione e la dannazione.
-Perché il mare, è di Lui la massa,
un infinito d’acqua che non ha il nome di casa,
e neppure più di speranza-.
È un Inferno, l’Infero degli abissi,
un’agonia che ha mangiato anche l’ultima illusione.
E le Urla? C’è una donna che piange,
perché gli uomini – gli altri –
le stanno addosso.
E le Urla? C’è una ragazza, è piccola, è pallida,
e ha un figlio da salvare, un figlio non ancora nato.
E le Urla? C’è fuoco,
una barca di luce nel buio della notte e del nulla,
dove l’aiuto delle onde porta solo a scandire le ultime ore.
Perché il mare non è cambiato
da quando si chiamava Poseidone,
-un italiano mi disse questo nome-
Un dio con pietà e misericordia, un dio che aveva doni,
ma che spalancava le fauci dei suoi mostri.
-Mamma, ho paura-.
L’ho stretta.
Non cantò più la sua ninna nanna, -cadevamo giù-,
come conchiglie richiamate al fondale.
nell’acqua l’ho abbracciata,
e lì, sai, non c’è che blu cieco,
un Polifemo che ci chiude gli occhi.
GIORGIA SPURIO è nata nel 1986 ad Ascoli Piceno, è laureata in Lettere e lavora nel sociale. Ha pubblicato quattro sillogi poetiche partecipando a prestigiosi premi letterari ottenendo riconoscimenti. Pubblica due racconti con la Delos books per la collana delle 365, è segnalata e menzionata nonché vincitrice nel 2011 al Premio “L’Incontro” indetto dalla Casa Editrice Golden Press. Nel 2013 è terza classificata al prestigioso Premio Letterario Thesaurus organizzato dal Cenacolo Letterario Internazionale Altre Voci. Numerosi sono gli altri riconoscimenti ai diversi concorsi nazionali.
Poesia Inedita In Lingua Italiana
di GIORGIA SPURIO (Caselle di Maltignano – AP)
Massa che non è sabbia, non è vento,
non è nemmeno del cielo la voce.
-Perché il cielo si è scordato di noi-.
Urla? No, nessuno ha del coraggio la voglia di gridare,
eppure, gli altri, si agitano come tempere
su di un quadro di un dipinto che il pittore
reincarna l’imperfezione e la dannazione.
-Perché il mare, è di Lui la massa,
un infinito d’acqua che non ha il nome di casa,
e neppure più di speranza-.
È un Inferno, l’Infero degli abissi,
un’agonia che ha mangiato anche l’ultima illusione.
E le Urla? C’è una donna che piange,
perché gli uomini – gli altri –
le stanno addosso.
E le Urla? C’è una ragazza, è piccola, è pallida,
e ha un figlio da salvare, un figlio non ancora nato.
E le Urla? C’è fuoco,
una barca di luce nel buio della notte e del nulla,
dove l’aiuto delle onde porta solo a scandire le ultime ore.
Perché il mare non è cambiato
da quando si chiamava Poseidone,
-un italiano mi disse questo nome-
Un dio con pietà e misericordia, un dio che aveva doni,
ma che spalancava le fauci dei suoi mostri.
-Mamma, ho paura-.
L’ho stretta.
Non cantò più la sua ninna nanna, -cadevamo giù-,
come conchiglie richiamate al fondale.
nell’acqua l’ho abbracciata,
e lì, sai, non c’è che blu cieco,
un Polifemo che ci chiude gli occhi.
GIORGIA SPURIO è nata nel 1986 ad Ascoli Piceno, è laureata in Lettere e lavora nel sociale. Ha pubblicato quattro sillogi poetiche partecipando a prestigiosi premi letterari ottenendo riconoscimenti. Pubblica due racconti con la Delos books per la collana delle 365, è segnalata e menzionata nonché vincitrice nel 2011 al Premio “L’Incontro” indetto dalla Casa Editrice Golden Press. Nel 2013 è terza classificata al prestigioso Premio Letterario Thesaurus organizzato dal Cenacolo Letterario Internazionale Altre Voci. Numerosi sono gli altri riconoscimenti ai diversi concorsi nazionali.
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