Concorso Letterario “Città Di Grottammare” - VII EDIZIONE (2016)
SEZIONE “A” Poesia Inedita In Lingua Italiana
Se camminando in un bosco da sola, troppo tempo ha perduto tra gli sterpi e doloranti i piedi, morsi da infide serpi, di tutti i passi consunta ha la suola e ora, questa che vedi,
è una donna distrutta, se non chiedi pietoso, del suo male atro e ferino, mai non potrai capire il dolore nervino che la relega - rea - sui marciapiedi di una vita in languire.
Circostanze di eventi, come spire, la condussero in vie tetre e insidiose e lontana rimase dai suoi fiori e le rose nel petto cominciarono a sfiorire dagli inverni pervase.
E fu un inerpicarsi su cimase irte di spine e povere di senso dove è perenne il vento e acerbo lo scompenso.
Idee e parole le vennero rase in un solo momento.
Compiutosi così l'annullamento di un corpo e di una mente esuberante, non un pensiero vola, né il gesto si fa amante. Non è lo sguardo limpido ed attento e il pianto rompe in gola.
Lorena Turri è nata a Castelnuovo di Garfagnana(LU), nel 2001 inizia ad accostarsi alla poesia e a frequentare diversi siti letterari sul web dove pubblica i suoi scritti. Solo dal 2014 esce dal web e inizia a partecipare a qualche concorso letterario. È collaboratrice del blog letterario del Poeta prof. Nazario Pardini e socia dell’Accademia Alfieri di Firenze. Da diversi anni studia metrica italiana: di sua invenzione le “terzine ruotate”. Fra i vari premi: Primo premio per la poesia singola al Concorso “Un monte di poesia” di Abbadia San Salvatore.
SEZIONE “A” Poesia Inedita In Lingua Italiana
Se camminando in un bosco da sola, troppo tempo ha perduto tra gli sterpi e doloranti i piedi, morsi da infide serpi, di tutti i passi consunta ha la suola e ora, questa che vedi,
è una donna distrutta, se non chiedi pietoso, del suo male atro e ferino, mai non potrai capire il dolore nervino che la relega - rea - sui marciapiedi di una vita in languire.
Circostanze di eventi, come spire, la condussero in vie tetre e insidiose e lontana rimase dai suoi fiori e le rose nel petto cominciarono a sfiorire dagli inverni pervase.
E fu un inerpicarsi su cimase irte di spine e povere di senso dove è perenne il vento e acerbo lo scompenso.
Idee e parole le vennero rase in un solo momento.
Compiutosi così l'annullamento di un corpo e di una mente esuberante, non un pensiero vola, né il gesto si fa amante. Non è lo sguardo limpido ed attento e il pianto rompe in gola.
Lorena Turri è nata a Castelnuovo di Garfagnana(LU), nel 2001 inizia ad accostarsi alla poesia e a frequentare diversi siti letterari sul web dove pubblica i suoi scritti. Solo dal 2014 esce dal web e inizia a partecipare a qualche concorso letterario. È collaboratrice del blog letterario del Poeta prof. Nazario Pardini e socia dell’Accademia Alfieri di Firenze. Da diversi anni studia metrica italiana: di sua invenzione le “terzine ruotate”. Fra i vari premi: Primo premio per la poesia singola al Concorso “Un monte di poesia” di Abbadia San Salvatore.
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