Presagio (Menzione D' Onore)

Albeggiava all'orizzonte un cielo gonfio di pioggia
e nella foschia umida del mattino
i colori della chiglia sembrarono, per qualche istante,
attraversare tutto il grigio di quel mare.
Lenta e silenziosa solcò l'acqua ferma della baia
l'approdo ebbe il sapore di un presagio.

Era la stagione delle ciliegie sui rami
e ti ricordo così, avvolta in un mantello,
i fiori bianchi fra i capelli
le corse in riva al mare a sfiorare la risacca.
Seduta sul molo,
la testa fra le gambe,
seguivi rapita il volo radente dei gabbiani,
laggiù, all'imbrunire, tra la scogliera e il faro.
Per il resto sarà stata la stella più vicina
nelle lunghe notti insonni
oppure un sogno tornato chissà come
dalle pieghe del tempo,
ma io già sapevo tutto di te,
di attese che trovano pace,
di un fiume impetuoso che scorre in alto tra le montagne
tra le montagne verso la piana
tra i campi di grano al chiaro di luna.

Si disse poi che in quella notte fu una conchiglia
la prima a raggiungere la spiaggia,
che sembrava un fiore portato dal mare,
e le sue volute, sfuggenti come chimere,
indicarono un punto lontano,
oltre tutto quel blu,
dove la linea dell'infinito
si perdeva ai primi colori dell'alba.


Francesco Lorenzo Aricò vive a San Benedetto del Tronto (AP), nel 2011, 2012 e 2013 è finalista alla Rassegna Letteraria Città di San Benedetto del Tronto; nel 2014 è il terzo classificato alla medesima rassegna, XV edizione; nel 2017 è il Primo Classificato al Premio Nazionale di Poesia "Gelso D'Amare" - Lipari, Isole Eolie.
Nello stesso anno è finalista con menzione speciale al Premio Letterario Nazionale "Patrizia Brunetti" - Senigallia (AN)

Comments