A Giacomo Leopardi (Menzione Speciale di Merito) di RAFFAELE PUCCIO (Marina di Ragusa - RG)






Sezione“A” Poesia inedita in lingua italiana

Compagno tu degli anni quando dentro avvinti fiorivano speranze e dolci affanni, all che intensamente quel tuo patire anch'io sentivo mio, e, come un apparir di primavera, così subitamente, rideva di gaiezza l'ignara nostra e cara giovinezza.

Trascorso invano il tempo dei più radiosi sogni e di fremente attesa, lasciasti trepidante l'angusto spazio che teneva stretto l'animo tuo creante. Il mondo non ti arrise. Anche l'amore, fiore perenne d'ogni cosa vera, per te fu angoscia e pallida chimera.

Ma l'antico dissidio dell'indomito cuore che brama sua quiete non poco si appagava d'aneliti d'amore e d'infinito. E nel profondo intanto dal seme del dolore sorgeva un puro canto che al mesto amor donava eterno incanto.

Cantore della nostra fatale sorte iniqua, a un mondo avvelenato da violenza di parte ciò che può l'arte mostra. Ed ogni figlio dell'Italia amata, che tu sognavi grande, rilegga le tue carte e della gloria sua si senta parte.

Raffaele Puccio già docente di Lettere nei Licei, appassionato da sempre di poesia, ha pubblicato per la casa editrice Urso di Avola tre volumetti di liriche: Arcobaleni, Rose d'amore, Cerchi nell'acqua. Ha partecipato due volte al concorso "Pelasgo 968" ottenendo una menzione speciale e una menzione d'onore.

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