Ho conosciuto Franco Loi e sua moglie Silvana Corti qualche anno fa nella sua casa milanese, era marzo 2017. Dopo quel primo incontro ho avuto il privilegio e il piacere di essere accolto più volte nella sua casa insieme agli amici e soci della Pelasgo 968.
Incontri calorosi, da cui traspariva la sua innata gentilezza e grande umanità, semplice e umile come lo sono le persone di valore. È vivo in me il ricordo della sua voce leggera, i suoi racconti di vita e di poesia che avrei ascoltato per ore eore senza perdere mai l’interesse. Non sono all’altezza di giudicare la sua poesia ma posso dire ciò che conservo dei suoi discorsi, “lo scrittoredi poesia è come uno che va a letto e sogna.
Non è lui a decidere quello che sogna, ma è lo sconosciuto che è dentro di lui. Lo scrittore deve conoscere quello sconosciuto che ha dentro, deve conoscersi profondamente perché è lì la fonte della creatività, dei nostri sogni”. Abbiamo avuto l’onore di avere Franco Loi come Presidente Onorario del Premio Letterario Città di Grottammare a partire dall’8 edizione del 2017.
Il grande poeta ci ha sempre supportato e sostenuto, rinnovando anno dopo anno l’apprezzamento per il concorso letterario e l’iniziativa culturale. Il conferimento da parte del Comune di Grottammare della cittadinanza onoraria, il 21 luglio 2019, ha sancito il legame con la città; la cerimonia ha coinvolto e commosso tutti i partecipanti regalandoci una giornata di bellezza e poesia. Un grazie sentito a Franco Loi per il dono della sua produzione poetica, l’amicizia e il suo esempio di vita.
Gianmario Cherubini
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