Intervista A: Roberto Leoni - "Milordo" Vincitore Del Premio Racconto, Saggio Breve, Inediti A Tema Libero





Ci parli della sua esperienza di scrittore.

Ho iniziato con la poesia, affettuosamente incoraggiato da Vincenzo Cardarelli e da Giuseppe Ungaretti, ma siccome “carmina non dant panem” ho tradito la musa per il cinema, con la complicità di Ennio Flaiano e Cesare Zavattini, trovando così oltre al pane anche un poco di companatico. Dopo avere scritto ottanta film, serie televisive e trasmissioni radio, dopo avere fatto il regista di cinema e di teatro, “straziato” dai rimorsi mi sono pentito e corteggiando di nuovo la poesia sono ritornato nel mondo delle lettere, limitandomi umilmente ai racconti brevi. 

Ci racconti la sua biografia.

Sono nato a Roma, precisamente a Trastevere e ho avuto la fortuna di studiare per merito dei miei genitori e delle borse di studio. Sono cresciuto nel dinamismo e nell’ottimismo del miracolo economico dove c’era ancora spazio per la meritocrazia e le mie piccole capacità, forse sopravvalutate, mi hanno dato la possibilità di arrivare all’università, di essere scelto da Vittorio Gassman per il Centro Universitario Teatrale e poi di arrivare a Cinecittà e infine a Hollywood. Quando un tragico evento mi ha costretto a tornare in Italia, ho continuato qui il mio lavoro, scrivendo per il cinema, la televisione e la radio.


Il racconto che ha vinto. Analisi del racconto “Milordo” 

E' il racconto di un’esperienza fondamentale della mia infanzia e narra il il momento preciso in cui ho scelto di essere quello che sono. Ho cercato di descrivere chi ero allora e come vedevo il mondo intorno a me. Dopo molto tempo ho scelto di ricordare quel momento con un racconto e non con una sceneggiatura perché con il cinema solo dopo la lunga mediazione del cast, della regia, della fotografia, del trucco, del montaggio, i miei sentimenti sarebbero giunti al pubblico, tradotti in immagini, o forse traditi dalle immagini. Invece, volevo che i miei sentimenti quasi “impregnassero” le parole per arrivare senza alcuna mediazione ai lettori, conservando così l’immediatezza, l’emozione e la sincerità di quegli avvenimenti per rendere, inoltre, omaggio alla memoria di mio padre, al quale non devo i miei effimeri successi, ma la parte migliore della mia anima.


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