“I mostri hanno paura dell’amore” Scritto Da: Marika Stapane, Recensione Critica Di: Stefano Polidori



Un romanzo che con passo crudo e avvolgente alterna momenti emozionanti ad altri drammatici. Premetto che sono di parte. Marika si è laureata da noi in Giurisprudenza qualche anno fa e proprio queste sue incursioni letterarie (credo che sia il suo terzo romanzo), insolite per una giurista, mi hanno incuriosito. Di qui la decisione di acquistare il libro su Amazon, di soppiatto e a sua insaputa, con la riserva mentale che se non mi fosse piaciuto non avrebbe mai saputo che l’avevo letto. Ma così non è stato, mi è piaciuto molto.

Prima di scrivere un libro come questo, credo che l’autrice abbia letto molto anche in campo psicologico. Nulla appare improvvisato nel modo in cui viene ripercorsa la lotta quotidiana che tanti uomini e tante donne combattono contro i demoni invisibili che si insinuano prima nella mente e poi nel corpo, fagocitando esistenze, dignità e rapporti in un abbraccio mortale. Ciascuno dei tre protagonisti vive con i propri mostri, che hanno trovato terreno fertile nei vissuti familiari di Fabrizio, nei sogni mai realizzati di Nicodemo, nelle opprimenti aspettative paterne che hanno condannato Valentina a non piacersi mai e a rifugiarsi nell’anoressia. 

Per venirne fuori l’amore non basta se non è affiancato dalla competenza specialistica. Ma anche la scienza, per raggiungere l’obiettivo, deve essere accompagnata dal supporto affettivo di chi ha scelto di combattere insieme a te la battaglia. Comprendendone innanzi tutto la difficoltà, cosa non sempre semplice, e senza pretendere di vincerla subito ma accettandone le continue battute di arresto. 

I mostri invisibili alimentano anaffettività ed egoismo perché hanno paura dell’amore; contro l’amore tenace e paziente prima o poi sono costretti ad arretrare e battere in ritirata, come nel finale di questa storia, drammatico ma carico di speranza.

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