XIV Edizione: Prima Classificata - Sezione Libro Edito Di Narrativa "Per Nessuna Ragione" Di Francesca Bugiolacchi - Recensione Critica A Cura Di: Filippo La Porta





In tempi di auto-fiction, saggistica autobiografica, reportage e libri ibridi ecco un romanzo-romanzo, sorretto dalla forza dell'affabulazione e fitto di voci, di destini individuali, di suoni, di genitori e figli e di nonni e nipoti. Attraverso una varietà di punti di vista si srotola la storia dell'Italia dall'8 settembre del '43 a una modernizzazione che ha acceso speranze ma anche che ha sfigurato il volto del nostro paese, ad esempio facendo chiudere i negozi dei centri storici. 

All'inizio l'autrice dichiara il proprio fallimento, di fronte alla nonna che tiene il cartellone nella tombola, nel capire "cosa le passasse per la testa..."Tutta la letteratura si potrebbe considerare il tentativo, sempre esposto al fallimento, di capire e rappresentare il nucleo più intimo e inviolabile delle persone.. Epopea familiare tra Campania, le Marche e Roma (visionaria la pagina sulla cupola) dove si raccontano vicende personali tra loro intrecciate, senza giudicare: sulla scena resta l'epos stesso della narrazione, che rappresenta il ciclo sempre uguale dell'esistenza come il ciclo naturale delle stagioni. 

(Filippo La Porta– Presidente Sezione D2 Narrativa)



Biografia: Nata e cresciuta nelle Marche, dove vive tuttora, è laureata in lingue e letterature straniere. Senior manager di una famosa azienda produttrice di giochi, prima di approdare a tale impiego ha svolto diverse attività: da quelle più inerenti al mondo della cultura, occupandosi principalmente di curare la promozione e la rassegna stampa di eventi, alle più svariate (commessa al bancone di un negozio di generi alimentari e di una pasticceria, impiegata in un’agenzia di viaggi e in una piccola azienda artigianale, interprete alla Musikmesse di Francoforte). Per diversi anni ha collaborato con un’associazione della sua città che organizza percorsi educativi e di reinserimento sociale per portatori di handicap. Leggere, visitare mostre d’arte, andare a teatro, armeggiare con i pennelli, ma soprattutto creare immagini fatte di parole rimangono le sue attività preferite. 



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