Tornano sempre mosaici di stagioni buie,
il pianto delle madri e le inutili bandiere
a colorare cimiteri di speranze.
Troppo breve la vita di certe stelle.
Tra i marmi consunti del tempo
solo ridicole retoriche
per la cenere innocente degli eroi caduti.
Tante pagine, per sempre, resteranno bianche.
E intanto muoiono dentro,
ogni giorno di nuovo,
tragici eroi senza medaglia.
Gridano voci sole tra i muti,
raccolgono lacrime di bimbi senza volto,
urla silenti di oppressi,
nuotano tra fiumi dolenti.
Ci sono spari che non fanno rumore,
ma qualcuno vi muore.
Padri sfiancati nutrono
figli di terre minori
di pianto e di sudore.
Tanto coraggio, nonostante!
Ogni giorno a incartare miserie
di sogni e di futuro.
Bambole truccate faticano
notti bianche di veglia
tra scampoli svenduti d’amore.
Bimbe invecchiate troppo presto.
Ogni notte a scucire
un’illusione di uno strappo nella rete.
Madri piegate sospingono
figli a quattro ruote
e i loro silenzi affaticati.
Un angelo che bacia con passione
e illude con i giochi delle ciglia,
come fa l’onda inquieta nei canali
al passar d’una barca da lavoro
e allo sciacquio del mare sulla chiglia.
RODOLFO VETTORELLO, nato a Castelbaldo (PD) nel 1937, vive a Milano. Di professione architetto, ha lavorato nel settore pubblico, quindi come libero professionista. Ha pubblicato alcune sillogi poetiche, tra cui ricordiamo L’anima e i giorni, ed ha vinto un centinaio di primi premi in concorsi nazionali e internazionali di poesia (ben 23 nel solo anno 2009). È membro di diverse giurie di concorsi letterari.
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