“Si Entra Nel Tuo Corpo” Di: Silvia Raccichini (Segnalata) Sezione A Poesia Inedita In Lingua Italiana I Edizione
Golgotha Edvard Munch
Si entra nel tuo corpo
come un inchino profano
all’altare del giorno in cui le tue mani
recidevano il filo della resurrezione,
nella notte in cui niente restava
e in un attimo tutto cambiava.
Si entra nella tua bocca
come cani affamati e senza perdono
che implorano un pezzo di vita
e abbaiano alle tue nuda ossa
la loro noia e la loro disperazione.
Come cani in disuso
si sta travolti nel seno del tuo silenzio
a calpestare un passato sconsacrato,
a invocare un nuovo avvenire,
a cercare una storia da redimere
dove ingoiare questo presente
e inchiodare ad una croce
le urla scomposte degli inganni perpetrati.
Si entra nella tua dimora
e i cocci rotti sono occhi
trapuntati nello specchio spezzato
della tua disinvolta dignità.
Comments
Post a Comment